Consigliere scrive: “Dobbiamo controllare islamici uno per uno”, Facebook lo blocca

Vox
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Facebook prosegue nella sua guerra contro la libertà di espressioni, con risultati spesso comici, seppure pericolosi, vista la pervasività del social network come fonte di informazione.

E’, ad esempio, il caso del consigliere comunale di Mantova Luca de Marchi, che per avere scritto, dopo le stragi di Parigi, questo:

Dobbiamo domandare agli islamici mantovani da che parte stanno. Bisogna controllarli uno per uno, compresa la posta e le mail. Fare dei rastrellamenti. Devono dimostrare loro che non sono amici del terrorismo, perché adesso è finita la bella storia degli islamici moderati. Dobbiamo far sentire la paura, devono avere paura loro, non noi Siamo in guerra e bisogna dare poteri eccezionali alle forze dell’ordine, e mettere la museruola a questi imbecilli del buonismo nazionale Dobbiamo presumere che gli islamici siano vicini al terrorismo. Invertire l’onere della prova, devono dimostrare loro di non avere rapporti, bisogna controllare le loro mail e la loro posta. Quando si è in guerra bisogna rinunciare anche a un po’ di libertà e di privacy

Credo che solo con Salvini presidente del consiglio possiamo pensare di contrastare l’invasione terrorista.

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Si è visto bloccare il proprio profilo per 7 giorni. Minimo, perché spesso è un termine indicativo.