Repubblica su profughi: “Servono altri 500 posti in hotel Veneto”

Vox
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Da leggere questo articolo del dorso locale della Repubblica a Treviso:

http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/11/08/news/migranti-in-arrivo-da-slovenia-e-austra-ma-mancano-gli-alloggi-1.12408491

Torna l’allarme rosso per i profughi nella Marca. Stanno nuovamente arrivando, a ondate non eclatanti ma comunque con cadenza quasi quotidiana (40 ad esempio, negli ultimi due giorni), e altri ne sono annunciati. In tempi non lunghi saranno non meno di 500, a sbarcare nel nostro territorio. E a oggi, molto semplicemente, mancano spazi e strutture.
Si deve arrivare oltre quota 1.820, il numero assegnato a Treviso e provincia. Attualmente sono 1.300.
Ma dove metterli ? La Caserma «Serena» è al limite, con i suoi 437 profughi – numero ribadito ancora ieri dalla Prefettura – appena al di sotto del tetto massimo di 450 stabilito a suo tempo nella convenzione con Nova Marghera Facility e Xenia . La pressione è enorme ed è ulteriormente salita negli ultimi giorni, tanto che in molti avevano ritenuto si fosse superato il tetto. Ma da piazza dei Signori su Dosson arrivano nette rassicurazioni.

Intanto stanno arrivando nelle ultime ore anche profughi via terra, dal fronte orientale, fra cui molti che si sono trovati respinti dall’Austria. Molti arrivano dall’Asia, in particolare da Afghanistan e Pakistan. Qualche posto qua e là c’è, perchè si sono liberati i posti di chi ha ottenuto lo status e lascia i centri, altri si sono arrangiati alla bell’e meglio nelle stazioni o nei campi.
I centri di accoglienza della Marca, con pochissime eccezioni, sono al limite. Solo Conegliano e Vittorio Veneto, dunque in Sinistra Piave, si registrano nuove disponibilità, in particolare per il dinamismo della Chiesa e delle parrocchie, ma anche di privati.
Certo non numeri e spazi in grado di fronteggiare l’ondata che verrà. Così il prefetto Laura Lega è ripartita con il suo pressing: è tornata alla carica con i sindaci dei comuni che ancora non vedono profughi accolti. Sono ben due terzi dei 95 della provincia: solo 33 registrano ora migranti sul loro territorio. Castellana, Opitergino-Mottense e alcuni comuni dell’hinterland sono ancora senza migranti.
Treviso e Casier accolgono adesso oltre il 50% di tutti i profughi della Marca. Se poi si aggiunge il polo di Vittorio Veneto e Conegliano, siamo ben oltre l’80%. Un quadro decisamente agli antipodi del modello di accoglienza diffusa auspicato dal prefetto, e che gli stessi sindaci «accoglienti» chiedono come contropartita, in un’ottica di «distribuzione equa».

Da un punto di vista amministrativo e politico, non ci sono dubbi. Da un lato i profughi sono praticamente ospitati in comuni e territori amministrati dal centrosinistra (o nel caso di Conegliano da un centro-destra senza Lega). Dall’altro, ha retto sin qui il muro della Lega (partito) di fronte alle avances della Lega (prefetto). Nessuna crepa, sulla linea del «no, senza se e senza ma» tracciata dai vertici provinciali, in primis dal segretario provinciale Dimitri Coin, che anche in questi giorni ha fatto quadrato con i suoi sindaci. In questo quadro, non deve stupire se è ripartita la caccia – strisciante – ad appartamenti sfitti, nel capoluogo e nell’hinterland o nei grandi centri, dove c’è maggiore disponibilità di immobili. C’è chi torna ad invocare, peraltro, la soluzione capannoni, palestre o scuole vuote, data la smisurata disponibilità di insediamenti produttivi.

Vox

Il ‘dinamismo della Chiesa’ fa ridere per non piangere.

Come fa ridere l’insistere con il definire profughi i pakistani e gli afghani. Arrivassero donne in fuga dai soprusi islamici potrebbe, in teoria, anche avere un senso, ma, arrivano solo giovani maschi in cerca.

Questa la foto dello stesso giornale con la dicitura ‘profughi’:

profughipaki

Per quale kyenge di motivo, i contribuenti italiani devono pagare le tasse per mantenere questi scansafatiche islamici in hotel?