Anche Slovenia pronta ad erigere barriera anti-immigrati

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La Slovenia si prepara ad erigere una barriera anti-immigrati al confine croato: «I mezzi tecnici sono pronti», ha dichiarato il ministro degli Interni di Lubiana, Vesna Györkös Žnidar.

Il governo ha già acquistato la rete zincata necessaria ad erigere la barriera necessaria ad impedire il passaggio dei clandestini: «La barriera – ha spiegato Györkös Žnidar – servirà a evitare gli attraversamenti incontrollati nel caso in cui l’Austria o la Germania dovessero limitare il numero di ingressi accettati».

La Slovenia li prende solo perché sa che poi vanno via. Comodo, molto comodo.

In questo caso dunque i 125 chilometri della frontiera meridionale della Slovenia saranno recintati al costo irrisorio di appena 1,5 milioni di euro. Nulla, in confronto ai costi economici e sociali dell’invasione islamica.

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La pazienza «si sta esaurendo. Se la situazione non cambia in modo significativo nei prossimi giorni, dovremo cominciare ad aumentare il controllo con degli ostacoli tecnici», ha dichiarato il premier Miro Cerar al quotidiano Vecer.

«La Slovenia sta perdendo la pazienza nell’aspettare un miglioramento ai confini esterni dell’Ue», ha aggiunto precisando che dietro all’eventuale barriera potrà essere schierato anche l’esercito, peraltro già dispiegato in sostegno agli agenti di polizia nella gestione del flusso migratorio.

Lubiana, che ha visto passare un esercito di 160mila clandestini dal proprio territorio in soli venti giorni, è terrorizzata dal clima di crescente opposizione tra i cittadini tedeschi, alla “politica delle cosce aperte” della Merkel. Se la Germania chiude, e l’Austria a ruota, poi la Slovenia rimarrebbe con il cerino in mano.

Sempre che Renzi non ‘accorra’ in ‘soccorso’.