Malattie infettive tornano ‘grazie’ ai migranti

Vox
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Tubercolosi, malaria, scabbia: “vecchie” malattie che credevamo debellate e che invece tornano a colpire anche in Italia.

E’ uno dei temi al centro del congresso Nazionale della SIMIT, Societa’ Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, che si aprira’ domani, domenica 8 novembre presso il Centro Fieristico Le Ciminiere, a Catania.

Accanto ad altre questioni allarmanti: il problema delle infezioni da germi multiresistenti, che rappresenta una vera e propria piaga nazionale e mondiale.

I migranti, segnalano gli esperti, ci ripropongono sovente patologie gia’ conosciute alle nostre latitudini fino a qualche decennio fa: la scabbia e la tubercolosi prima di tutto.

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Ma il rischio di infezione aumenta anche con altri virus, che possono molto pericolosi, letali: meningite e poliomielite.

“La sede di Catania, citta’ di frontiera, permettera’ al Congresso di sollevare il tema dei migranti – spiega Carmelo Iacobello, Direttore UOC Malattie Infettive della Azienda Ospedaliera Universitaria V. Emanuele – Ferrarotto – S.Bambino – in un particolare momento storico”.

“Aumenta la resistenza degli antibiotici al germe della malaria – spiega Massimo Andreoni, Presidente SIMIT – In Italia ci sono solo casi di importazione o casi eccezionali che coinvolgono persone che vivono in prossimita’ degli aeroporti, a causa di zanzare che viaggiano in aereo. Nonostante questo si tratta comunque di cifre modeste, seppur pericolose, circa un centinaio di casi all’anno, ma si crede che a breve potrebbe arrivare un vaccino sulla malattia”.

Piu’ allarmante il caso della Tbc: “I casi sono molto frequenti, con dati preoccupanti – spiega il Prof.Andreoni – i microbatteri tubercolari sono resistenti a tutti i farmaci, e questa malattia sta diventando sempre piu’ di difficile trattamento. Per fortuna esistono ditte farmaceutiche che si stanno interessando alla produzione di nuovi farmaci”.

Guai a dire che ci sarebbe un modo per azzerare il problema: azzerare l’immigrazione dall’Africa.