Generale rimbrotta residenti su profughi: “Un po’ di spaccio, che volete che sia”

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Ridicolo l’incontro “Immigrazione oltre lo stereotipo”, che si è tenuto ieri sera a Dosson con 120 cittadini inferociti in sala, organizzato dal Comune di Casier.

Quando la moderatrice ha annunciato che le domande ai relatori sarebbero state raccolte su foglietti con nome e cognome e quindi censurati, è scoppiata la bagarre.

Una decina di residenti, arrivati carichi di quesiti da porre, non ha gradito e ha lasciato in polemica la riunione.

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«Abitiamo in Centroafrica, vediamo solo persone di colore attorno a noi», ha denunciato un residente.

«Nel vissuto diurno e notturno succedono cose che nessuno ci vuole dire. I profughi non vengono controllati, escono saltando il muro e passando per i cortili delle case vicine, hanno urinato verso i cancelli. Una anziana addirittura è stata accerchiata fuori dal cimitero e molestata. Non si denuncia perché il giorno dopo il responsabile è già fuori».

Il momento più basso, quando tal Roberto Bernardini, generale di corpo d’armata dell’Esercito ha detto che “I profughi sono controllati, tre spinelli non diventino un caso”, riferendosi agli episodi dei giorni scorsi di spaccio di droga.

I residenti sono assediati. Vivono nei pressi della caserma Serena, dove sono stipati oltre 400 clandestini.




Un pensiero su “Generale rimbrotta residenti su profughi: “Un po’ di spaccio, che volete che sia””

  1. Carlo Della Rossa Mandateli via sono delinquenti al soldo italiano.Pensate ai nostri pensionati e disoccupati.Vergognatevi,e il generale sia interrogato e dica perchè si è dimostrato così accondiscendente verso questi criminali,non può un militare esprimersi in questo modo,è da istigatore e contro le leggi del nostro Paese.Saluti

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