L’Europa senza frontiere è il paradiso della peggiore umanità. Dei trafficanti. Di chi fa dell’accoglienza un business. Dei papponi e di chi va a puttane. E dei pedofili.

Come in Germania. Dove l’ondata di clandestini ha generato caos. E fornito carne fresca a Silvio S., 32 anni. Omopedofilo residente in una cittadina a Sud di Berlino.
Difficile rapire bambini locali. Con genitori attenti, conosciuti. Molto più semplice prendersi chi è senza nome, nel mare magnum dell’invasione.

A smascherare l’assassino la madre, dopo aver fatto confessare il ragazzo, ha chiamato la polizia, dicendo: “Mio figlio ha fatto qualcosa di male”.

Una volta in stato di fermo, l’assassino ha raccontato tutto e i dettagli emersi sono macabri.

Alla confessione dell’omicidio del figlio di profughi (finti, e malediranno per sempre, bosniaci, l’avere finto di essere profughi), è seguita quella dell’uccisione di un altro, Elias, scomparso a Potsdam lo scorso luglio.

Ma chissà quanti altri. Tutta carne fresca fornita dal sistema di accoglienza.

L’Europa senza frontiere è il paradiso dei pedofili.