Merkel vuole arrestare chi fa commenti anti-profughi su Facebook

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I politici tedeschi sono terrorizzati dall’aumento del sentimento anti-profughi sui social media. Per questo vogliono inasprire le già sovietiche leggi sul cosiddetto “incitamento all’odio”. Simili a quelle già demenziali italiane.

Secondo la legge tedesca, chi fa un commento pubblico che, secondo i giudici, incita all’odio o alla violenza contro una persona per motivi di origine etnica o religione può essere condannato fino a tre anni di carcere. Come in Italia.

Secondo la stessa legge, una persona può essere imprigionata per anche solo per avere ‘insultato un gruppo’. Il concetto di insulto è qualcosa di soggettivo, ma il carcere no.

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Chan-jo-Jun

Un avvocato definito dai media di distrazione di massa ‘tedesco’ (foto), tal Chan-jo Jun, questa settimana ha presentato denunce penali contro i responsabili di Facebook e il direttore generale per l’Europa del Nord. Perché non hanno rimosso post da lui definiti ‘razzisti’ che aveva segnalato.

Siamo ad un immigrato che vuole imporre agli autoctoni cosa è lecito o meno scrivere. Ricorda qualcosa?