SCHIAVI DI ABRUZZO – Incredibile. Il governo paga le cooperative per ospitare i sedicenti profughi, in strutture non a norma.

La struttura che ospita da mesi una settantina di immigrati nella cittadina abruzzese infatti, non è neanche dotata di allaccio alla rete fognaria.

Da notizie frammentarie trapelate dagli uffici comunali pare che lo stabile sia dotato di una vasca di raccolta dei liquami che periodicamente viene spurgata e bonificata. Per strada!

L’episodio accaduto intorno alle 18,30 di oggi dice tutto. Acqua maleodorante riversata lungo la strada comunale del Monte Pizzuto. Talmente tanta, da avere raggiunto anche la provinciale.

Aria irrespirabile, mentre da un tubo collegato ad un tombino aperto, proprio davanti all’ingresso della struttura, fuoriusciva abbondante liquame.

Sul posto, per rendersi conto della situazione, si è recato il consigliere comunale Luca Ninni (a destra nella foto accanto, ndr).

Proprio il consigliere ha chiesto spiegazioni ad una persona che stava operando nei pressi del tubo dal quale continuava a fuoriuscire ‘acqua’. L’uomo in questione, probabilmente uno dei lavoranti presso il centro profughi, ha risposto che stava facendo fuoriuscire dell’acqua che aveva inondato il vano dell’ascensore.

Una versione che però non ha convinto a causa dell’odore nauseante proveniente da quel liquido.