Fiaccolata per Ermes Mattielli: perseguitato da Stato per avere sparato a 2 ladri

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Fiaccolata a sostegno di Ermes Mattielli, ad Arsiero, organizzata dalla Lega Nord della provincia di Vicenza per venerdì 16 ottobre, alle 20.4, con partenza da piazza Rossi, davanti al Municipio. “La nostra – spiega il segretario provinciale del Carroccio, Antonio Mondardo -, è una presa di posizione chiara in merito alla vicenda dell’artigiano sessantaduenne, di Arsiero, che nel 2006 aveva sparato a due nomadi, intenti a rubare dal suo deposito, e che è stato condannato dopo un lungo processo, iniziato con la sua dichiarazione che avrebbe sparato nuovamente perché da venti anni era vittima di furti. L’artigiano dovrà ora scontare una pena di 5 anni e 4 mesi per duplice tentato omicidio, oltre a risarcire le vittime per 135 mila euro”.

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Il motto della fiaccolata è: A sostegno di Ermes Mattielli e contro le ingiustizie dello Stato italiano. Qualche giorno fa, Mondardo aveva detto, dopo la sentenza, che quella di Mattielli è ora “una situazione assurda, una vergogna per lo Stato. Un episodio che deve svegliare la coscienza civile dei vicentini e di tutti gli italiani. La sua vicenda dimostra come in Italia ormai convenga delinquere e come i cittadini per bene debbano tollerare e non reagire o difendersi in alcum modo di fronte ai continui soprusi di bande di delinquenti che ormai controllano il territorio”.

“Chi lavora dignitosamente e si vede togliere tutto – conclude il segretario leghista -, è una doppia vittima. Come Mattielli, che era vittima dei nomadi che da anni rubavano nel suo deposito e ora lo è dello Stato italiano che l’ha condannato. Vogliamo alzare la voce, stargli vicino, aiutarlo, fare quello che non fa lo Stato e che non fanno i pericolosi buonisti del governo e del Pd, con i loro alleati dell’ultim’ora, complici di queste ingiustizie, che con il loro silenzio agghiacciante sono sempre più lontani dai cittadini, da chi lavora, impegnati a difendere presunti profughi e nomadi che non intendono integrarsi, lasciando sulla strada la nostra gente”.