Paolo Serafini pronto a ricorrere in Cassazione contro Kyenge: ma dobbiamo aiutarlo

Vox
Condividi!

Sulla condanna in appello per avere ‘osato’ dire alla Kyenge di “tornare nella giungla”, ci scrive il protagonista di questa persecuzione giudiziaria:

Salve a tutti voi,

Voglio innanzitutto ringraziarvi di cuore per aver dato ancora una volta spazio a questa triste e vergognosa vicenda che sembra non avere mai fine.

Dopo la batosta del processo mediatico e giudiziario di primo grado, la perdita del lavoro che grazie a Dio (e ai miei encomiabili legali) sono riuscito a riconquistare è arrivata la terza batosta di un appello (farsa) che ha confermato la condanna di primo grado ed elevato le spese giudiziarie.

Una condanna di appello direi scontata, non poteva andare diversamente in una realtà come quella di Trento, dove magistratura e politica dirigente sono un’anima sola. Il binario ideologico corre in una sola direzione e non esistono giuste ragioni di difesa da accettare e neppure considerare. La sentenza per farla breve doveva essere quella e solo quella.

Il contrario avrebbe sicuramente gettato nel ridicolo non solo il PD (ricordiamo che il tutto è partito da un esposto alla Procura da parte del consigliere provinciale Pd Mattia Civico) ma anche tutte quelle Associazioni (ben 18 se ne erano presentate all’inizio, solo 5 ammesse) che si costituirono parte civile in quanto offese dal mio pensiero. Una sentenza quindi che salva la “dignità” politica di qualcuno e l’immagine (esteriore) delle Associazioni.

Ora insieme allo Studio Legale attendiamo con ansia di conoscere le motivazioni di questa sentenza dopo di che presenteremo ricorso alla Corte di Cassazione.

Vox

Invincibili non sono coloro che non perdono mai. Bensì quelli che nonostante le sconfitte non si arrendono e continuano a combattere”.

Una guerra però costa. Le battaglie che ho sostenuto fino ad ora (il primo grado, la causa civile di reintegro al lavoro, l’appello) le sto con molta fatica e sacrificio un po’ alla volta coprendo anche se manca molto economicamente ad estinguerle. Perchè la quotidianità non è solo “parcella legale”. Ora anche il pensiero di sostenere la Cassazione aumenta questa sofferenza economica.
Con umiltà faccio quindi un appello a tutte quelle persone (e ho notato che sono tante) che hanno condiviso attraverso VoxNews la mia vicenda e con i loro commenti mi sono stati e mi sono vicini ad aiutarmi a sostenere questa battaglia e vincere la guerra.

Una guerra che se vinciamo non la vinco solo io ma tutti noi che lottiamo contro il sopruso della libertà di pensiero. Un abbraccio a tutti.

Paolo Serafini

Non possiamo che fare nostro l’appello di Paolo Serafini.

Questa è la carta Postepay alla quale potete versare, se volete aiutare Paolo nel ricorso in Cassazione contro la condanna alla libertà di espressione: numero 4023 6006 4858 0951.

PAOLO SERAFINI c/c IT 64 S 02008 01801 000005565753 UNICREDIT AG. TRENTO MAGGIORE

Chiederemo a Paolo di ‘ampliare’ i mezzi con i quali è possibile aiutarlo. Vox farà la sua parte, in questa battaglia di libertà. Non lasciamolo solo contro la Kyenge e i fanatici del Pd.