Secondo le solite associazioni per i ‘diritti umani’, questo immigrato islamico di seconda generazione (britannico per Ius Soli) era stato imprigionato ingiustamente a Guantanamo.
Per questo, a Jamal al-Harith, il governo britannico aveva dovuto versare un ‘risarcimento’ di 1 milione di sterline (oltre 1,3 milioni di euro), dopo che l’immigrato aveva presentato ‘denuncia’.
Ma ieri sera è emerso che al-Harith, 18 mesi fa, è andato a combattere con ISIS in Siria. Fantastico.