Prefetto blocca controlli in case profughi: cosa nasconde?

Vox
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E’ sempre più emergenza democratica. Un governo non eletto e abusivo che impone, ad un sindaco eletto dai propri cittadini, di controllare cosa succede nella propria città.

E’ stato infatti vietato il controllo dei vigili nell’appartamento di via Tiziano Aspetti, all’Arcella, gestito dalla famigerata cooperativa Sestante, dove vivono 7 funti profughi del Mali (!).

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E’ stato il Prefetto dallo stipendio d’oro, a bloccare l’ispezione.

In mattinata gli agenti della polizia municipale avrebbero dovuto cominciare i controlli voluti dal sindaco Massimo Bitonci nei confronti degli alloggi gestiti dalla cooperativa Sestante, per verificare se venissero rispettate le leggi che prescrivono un minimo di metri quadri per abitante e le norme igienico sanitarie.

“Sono autorità igienico-sanitaria della città, sono io che ho la responsabilità”, ha affermato in n video rivolto ai cittadini il sindaco Bitonci dopo lo stop da parte della Prefettura: “Ci sarebbe una circolare ministeriale che impedisce questo tipo di verifiche. Se non c’è nulla da nascondere non capisco perché non può essere verificato il numero di componenti negli alloggi”.

Hanno qualcosa da nascondere. Del resto, ogni volta che ci sono stati controlli, nelle stanzette dei ‘profughi’ è stata trovata droga.