Case sfitte ai profughi (finti): primi sequestri

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Ci siamo, il totalitarismo è tornato in Europa. Dopo Tubinga, Olpe, anche Berlino e Amburgo iniziano a ‘rubare’ le case ai propri cittadini: per metterci i sedicenti profughi.

Si moltiplicano i casi di case sfitte sequestrate dalle amministrazioni pubbliche ai cittadini privati, per ospitare gli immigrati.

Una legge che consente il sequestro di un immobile in casi di emergenza esiste, in Germania. E anche in Italia. Ma si sa, il termine ‘emergenza’ è molto ‘flessibile’, sempre a danno dei cittadini, ovviamente.

Intanto, alcuni Land e Comuni, soprattutto governati dalla ex sinistra – Spd e Verdi – stanno introducendo altre norme che facilitino gli espropri. La chiamano ‘democrazia’.

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La città anseatica ha appena approvato una legge che renderà più snelle le procedure per l”occupazione” di edifici e appartamenti vuoti da parte delle autorità cittadine. Brema, si prepara a fare altrettanto.

A Berlino l’amministrazione del quartiere Kreuzberg punta a occupare e affidare ai profughi un complesso di appartamenti di lusso perché sono sfitti da anni: lo chiama il politico locale che ha chiesto di sequestrarli, Andreas Weeger. E comunismo allo stato puro. Comunismo della peggior specie, perché discrimina i cittadini a favore degli immigrati.

Il proprietario dell’edificio, Matthias Bahr, ha detto alla Frankfurter Allgemeine Zeitung che “stanno accadendo cose ritenute inimmaginabili fino a pochi mesi fa”. Oltre al complesso dei cosidetti “Riehmers Hofgarten”, il Soviet Senato ha già sequestrato la vecchia filiale della Berliner Sparkasse nella Bundesallee e altre due case.

Ad Olpe, in Renania, l’amministrazione comunale ha occupato un hotel.

Dove stiamo andando? Ci stanno sostituendo come popoli, ci stanno rubando le case per darle agli invasori. Accade in Germania. Ma sta per accadere in Italia.