Agenti di frontiera non hanno nemmeno divise…

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“A vedere queste immagini si potrebbe pensare a ‘profughi’ in cerca di fortuna nella ‘terra promessa’ europea, invece si riferiscono alle divise con cui sono costretti ad operare gli operatori di polizia a Trieste”, denuncia Lorenzo Tamaro, Segretario Provinciale SAP.

“Nello specifico – continua la nota – si tratta degli operatori della Polizia di Frontiera Marittima di Trieste, ultima frontiera a controllare i confini extra-Schengen. Sono purtroppo le condizioni di tutti gli operatori della Polizia di Stato della provincia di Trieste e di tutto il territorio nazionale in crisi gravissima anche di divise. Non ci sono da tempo un numero di divise per soddisfare il bisogno e sostituire tutte quelle che sono semplicemente usurate dal tempo. Dopo la mancanza delle “polo operative” che hanno obbligato il SAP ad effettuare una convenzione affinché gli operatori potessero acquistare, a spese proprie, ad un prezzo agevolato, per poter garantire un minimo decoro alla divisa, si continua a non voler risolvere un problema ormai vecchio, ma sempre attuale. Stesso problema vale per la fornitura, attesa da anni, dei giubbotti invernali con particolare tenuta termica previsto per gli operatori della Polizia Stradale che appunto proprio nei mesi invernali sono chiamati a intervenire proprio anche a seguito delle particolari intemperie climatiche. …e poi la scuola di polizia che non riesce a vestire immediatamente i futuri poliziotti e li addestra con il vestiario personale!”.

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“Alcuni esempi – concludono – tra tanti che purtroppo interessano tutte le specialità della Polizia di Stato. E’ bello vedere la nostra uniforme nel suo massimo splendore quando ci sono eventi quali la “Festa della Polizia”, l’”Open Day”, la “Barcolana” e tanti altri dove al personale viene raccomandato di presentarsi con “l’Uniforme bella”, addirittura a volte con la divisa ordinaria invernale in periodi estivi perché “veste meglio”; vorremmo che quello che ci è stato profuso dalla deontologia professionale possa essere realizzato anche nella quotidianità, quando si opera per la sicurezza del cittadino. Ci attendiamo una risposta con i fatti, anzi, con le divise, per ottenere finalmente quanto spetta ad ogni poliziotto per apparire tale e non come oggi ridotti a sembrare degli straccioni”.

Uno Stato in putrescenza non può che farsi rappresentare da agenti vestiti con gli stracci. Il loro è una sorta di riflesso condizionato.