Ad Alcamo residenti, commercianti ma anche semplici frequentatori della zona, non ne possono più.
Ciclicamente, almeno un paio di volte al mese, succede il finimondo nella via Ugo Foscolo, al Centro di Primissima Accoglienza per i presunti profughi minorenni.

I cittadini hanno deciso di inviare un esposto alla protezione civile della Regione, al prefetto di Trapani, alla polizia giudiziaria del corpo forestale, ai carabinieri, alla questura e ai vigili del fuoco.

Chiedendo di trasferire il centro in un’altra zona. Magari in Africa.

Perché “non si può creare una struttura di accoglienza nel cuore
della città, proprio dove si trova un fulcro di attività commerciali, l’ospedale e diverse scuole”.

Inoltre, la via Ugo Foscolo, è un’arteria trafficatissima e la mancata fruibilità di essa, durante le rivolte degli stranieri “significa la paralisi del traffico automobilistico della città. La sicurezza personale di chi, come pedone, transita nei pressi del centro per immigrati minorenni, è diventata un optional”.

Secondo i firmatari, gli immigrati hanno messo a repentaglio l’incolumità dei cittadini contro i quali si sono avventati con oggetti contundenti.

Insomma “i commercianti e i residenti della zona sono al limite di una sopportazione…..sopportabile!”

I sottoscrittori del documento, nel chiedere una soluzione immediata al problema, definiscono la loro iniziativa “non una manifestazione verbale di intolleranza, ma la denuncia di fatti concreti e facilmente dimostrabili”.