Profugo stupra donna, governo gli cambia hotel…

Vox
Condividi!

MIRA – «Il siriano di 22 anni che nei giorni scorsi ha aggredito una donna nel parco della Bissuola di Mestre, mercoledì 23 settembre sarà allontanato dalla Casa San Raffaele e sarà collocato in una struttura in provincia di Venezia a una settantina di chilometri da dove si trova adesso».

Geniale. Un ‘profugo’ stupra una donna a Mestre, e cosa fa lo Stato italiano? Lo sposta. Non solo, ne manda qualche altra decina a sostituirlo.

Vox

Da un giornale locale:
Ad annunciarlo è Francesco Vendramin, direttore della casa alloggio per immigrati San Raffaele, che si trova in via Riscossa a Mira Porte. Il sindaco di Mira, Alvise Maniero, aveva spiegato l’altra sera in una tesa assemblea che si è tenuta a Malcontenta per l’arrivo in paese di una sessantina di migranti, come si fosse verificato sabato scorso un fatto grave.

A spiegare cosa è capitato è direttamente il gestore della struttura della Caritas. «Un giovane siriano di 22 anni che era alloggiato da noi dall’agosto del 2014», spiega Vendramin, «e che aspetta che gli venga riconosciuto lo status di rifugiato politico, è stato coinvolto in un grave fatto di cronaca. È accusato di aver aggredito una donna a Mestre. Al di là dei fatti e sulla sua colpevolezza o innocenza, tutti aspetti che saranno accertati dagli inquirenti, un coinvolgimento del genere lo rende incompatibile con la permanenza nella nostra casa alloggio, lo prevede il nostro regolamento: chi crea problemi qui non resta».
Anche il sindaco Alvise Maniero aveva promesso che l’allontanamento sarebbe stato garantito dal territorio di Mira entro mercoledì. Intanto il sindaco che lunedì sera è stato contestato da tanti residenti di Malcontenta che non vogliono l’arrivo di nuovi migranti nell’ex albergo “Bepi el ciosoto”, ha promesso che la struttura sarà controllata anche dai vigili urbani di notte con dei servizi ad hoc.
I migranti a Mira entro la fine di settembre saranno 130, visto che 70 sono già ospitati all’ostello di Giare, alla Casa San Raffaele della Caritas e nelle strutture della Cooperativa Olivotti a Mira Taglio in una laterale di via Nazionale. Oggi gli immigrati sono 95 ma per questa settimana ne sono in arrivo altri 35 che, come le donne e bambini arrivati venerdì scorso, verranno alloggiati nell’ex albergo “Bepi el ciosoto”. A Fiesso ne saranno collocati 25 mentre a Dolo ce ne sono già decine ospitati nella struttura Casa a Colori.
Nel comune di Mira, dai dati in possesso di chi gestisce l’accoglienza, è emerso però che il 90% delle posizioni finora esaminate, non ha diritto all’asilo politico. Si tratta per lo più di persone provenienti dall’Africa Sub Sahariana cioè stati come Niger, Mali, Senegal e Ghana in cui non c’è la guerra.