No Borders: la perversione sessuale prestata alla politica

Vox
Condividi!

L’ultimo di una lunga serie di stupri commessi dai profughi (ovviamente finti, essendo africani) in Italia è, forse, il più simbolico: stuprano anche chi li aiuta.

Del resto, anche i due poveri coniugi di Palagonia, erano due ‘buoni cristiani’ che lasciavano la porta socchiusa per sfamare i ‘profughi’. E i profughi li hanno sgozzati.

Non è un caso, le prime vittime degli invasori siano gli amici stessi degli invasori. O comunque chi, per inadeguatezza intellettiva, si fa confondere dalla propaganda buonista dell’accoglienza.

Vox

E poi ci sono loro. Gli osceni attivisti di No Borders. La perversione sessuale che sfocia nell’attività politica: loro godono nel vedere immigrati penetrare nella loro terra. Freud avrebbe molto da fare con loro. Era inevitabile ‘godessero’ dello stupro di una ragazza italiana, offerta all’idolo africano su un vassoio multietnico.

Ricordate: chi vuole l’accoglienza, chi predica la sparizione delle frontiere è, prima di tutto, un pervertito sessuale prestato alla politica. Li troverete in locali di scambisti, dove ‘non ci sono frontiere’. O a farsi frustare. Godono nell’umiliazione.

E’ sempre, in fin dei conti, una questione ‘sessuale’.




Un pensiero su “No Borders: la perversione sessuale prestata alla politica”

  1. Se a questi piace tanto farsi sodomizzare dai negri, che vadano in Africa così il loro piacere sessuale viene soddisfatto.

I commenti sono chiusi.