Marocchini: pecora sgozzata cucinata su pianerottolo

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I Carabinieri sono intervenuti ieri pomeriggio, giovedì, verso le 15.30, a Castenedolo, paese in provincia di Brescia.

Erano stati allertati dalla chiamata di alcuni residenti che avevano notato fumo denso uscire dal portone del civico 3 e una puzza insopportabile.

Giunti sul posto, i militari hanno trovato due famiglie marocchine intente nella preparazione di una pecora alla brace nella tromba delle scale. Probabilmente in precedenza sgozzata e uccisa per dissanguamento. E’ l’integrazione.

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Un rituale che fa parte della festa islamica del Sacrificio o dello Sgozzamento.

“Siamo alle solite, reclamando il diritto di celebrare i riti della propria tradizione, i musulmani se ne infischiano di tutto e di tutti e arrivano a porre in essere comportamenti che hanno dell’incredibile, come cucinare una pecora alla brace sulle scale di un condominio”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale lombardo e dirigente di Fratelli d’Italia Viviana Beccalossi, commentando “la notizia di cronaca che giunge da Castenedolo (Brescia) e che ha visto protagoniste alcune famiglie marocchine”.

“Verrebbe quasi da ridere se non fosse che queste azioni troveranno i soliti buonisti pronti ad assolvere e a pontificare sul rispetto per le altre ‘civiltà'” ha proseguito Beccalossi, aggiungendo che “gli stessi soloni che fra poco più di due mesi staranno dalla parte dei musulmani per impedire, in nome della libertà di culto, la preparazione del presepe nelle scuole, perché qualcuno si potrebbe offendere e indignare. Insomma, niente di nuovo sotto il sole, nel nome di un sempre più grave razzismo al contrario”. “Se da una parte non possiamo che ringraziare i carabinieri per il pronto intervento che ha limitato il disagio – conclude Vivaiana Beccalossi – dall’altra resta la preoccupazione perchè, sempre a Brescia, una delle capitali dell’immigrazione italiana, il ministro Alfano starebbe pensando di aprire qualche nuovo bando per ospitare profughi/clandestini e i tribunali chiedono alla Prefettura di tornare sui suoi passi per le procedure che hanno ‘escluso’ alcuni cittadini stranieri in materia di regolarizzazione”.