Profughi usano ‘social card’ per comprare super-alcolici

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Interessante inchiesta di un giornale locale:

A tale proposito siamo tornati negli stessi supermercati per chiedere lumi sull’uso delle social card da parte dei profughi e immigrati ed emerso un nuovo fenomeno. In tutti i supermercati queste social card vengono usate solo ed esclusivamente per l’acquisto di tessere telefoniche da cinque euro e di una sola compagnia telefonica. Sembra che nessuna card venga usata per l’acquisto di generi alimentari, «noi abbiamo dovuto mettere un tetto sull’acquisto delle tessere telefoniche – afferma il direttore di un punto vendita – non ne diamo più di due a testa perché questi vengono qui non comprano nulla e quindi non ci pare giusta la cosa».

La richiesta da parte di alcuni profughi è anche fino a 10 card per persona e tutte solo da 5 euro, questo fa riflettere e dovrebbe far insospettire sull’uso finale di queste ricariche telefoniche. Un punto vendita ha segnalato che dopo il rifiuto di consegnare più di due tessere telefoniche ad un profugo, il soggetto ha dato in escandescenza con il risultato che è dovuta intervenire la forza pubblica per calmare gli animi.

La richiesta è enorme e in tutti i supermercati di Trento ha avuto un picco i giorni 18 e 19 dove in un solo supermercato sono state acquistate tessere telefoniche per oltre 800 euro. È possibile ipotizzare che la consegna di tale social card venga quindi fatta dagli sportelli della provincia il giorno 17 del mese.

Anche questa volta tutti gli operatori del settore in coro hanno riferito che nessuno con queste card acquista generi alimentari se non, ma sporadicamente, super alcoolici.

Nella premessa dell’interrogazione la Lega Nord difende le famiglie trentine, «la solidarietà verso gli stranieri non pare avere un freno a differenza di quanto accadrebbe nei confronti delle famiglie trentine» – afferma subito il segretario della Lega Nord Maurizio Fugatti.

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Le segnalazioni al carroccio sono arrivate da alcuni cittadini, (ma anche nella nostra redazione sono giunte molte e-mail di protesta in proposito) che hanno confermato che la Provincia autonoma di Trento, con il denaro pubblico che arriverebbe dal Governo romano, avrebbe deciso di predisporre delle tessere di un’importante catena di supermercati presenti in Trentino (colore giallo) del valore pare di 50 Euro cadauna da destinare ad alcuni stranieri presenti sul nostro territorio.

«Stante le informazioni ricevute, – prosegue Fugatti – gli stranieri utilizzerebbero il bonus non per acquistare beni di prima necessità ma per ottenere le ricariche telefoniche e, dato questo vizietto, sarebbe stata emanata dalla catena di supermarket trentina suddetta una sorta di circolare nella quale si vieterebbe alle filiali presenti sull’intero territorio provinciale di dare più di una ricarica a famiglia (si precisa che i profughi si sposterebbero nelle varie Valli grazie all’utilizzo gratuito del servizio di trasporto pubblico). Già, perché sembra che un nucleo famigliare possa possedere più di una card per un valore complessivo che arriverebbe addirittura a 140 Euro! Inoltre pare che più volte sia stato necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine per sedare delle vere e proprie violenze verbali nei confronti di qualche commesso/a che, rispettando la direttiva del supermercato, si sarebbe rifiutato/a di dare più di una ricarica telefonica a famiglia».

Le domande della lega nord alla giunta provinciale su questo fenomeno sono piuttosto articolate e spiega Fugatti «vogliono far luce su un fenomeno contraddittorio ed inquietante».

Dalla giunta ora le Lega Nord attende di sapere il numero delle tessere che sono state elargite e per quale valore totale e come avviene la richiesta di utilizzo da parte degli stranieri, come viene ritirata la card e quante di queste spetterebbero ad ogni nucleo famigliare e per quale importo.

Ma nell’interrogazione viene anche chiesto quali controlli vi siano sull’utilizzo delle card, a quali stranieri viene rilasciata e quali requisiti devono avere per poterne fare utilizzo, quante volte gli stranieri che hanno diritto alla card ne possono usufruire, per quale importo massimo e se chi ne fa utilizzo riceve altri sostentamenti economici da parte delle Istituzioni (siano esse Governo, Provincia, Comunità di Valle o Comuni) e se corrisponde a verità che gli stranieri usufruirebbero anche del trasporto pubblico gratuito (situazione che permetterebbe loro recarsi nei diversi supermarket in Trentino).

Nel 2014, grazie alla legge di stabilità, il governo italiano ha stanziato 250 milioni di euro per la social card. In Italia si sono verificati molti casi dove sono state rilasciate delle card a persone poi tornate in patria che però hanno rivenduto il servizio a conoscenti che sul territorio hanno continuato a percepire questi soldi indebitamente. Alcuni sono stati scoperti e denunciati, infatti in caso di ritorno in patria dopo 30 giorni è obbligatorio restitutire la social card.




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