Ecco le gang dei figli di badanti: pestaggio selvaggio – VIDEO

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Milano – Spedizioni punitive con pistole, coltelli e machete per il controllo del territorio alla periferia di Milano. Massacri e riti di iniziazione. Sono i figli di badante per i quali il gip milanese Paolo Guidi ha fatto arrestare, in gran parte originari del Salvador: la gang Barrio 18.

Sono i figli di badante che abbiamo importato in Italia ‘grazie’ ai ‘ricongiungimenti famigliari’ che hanno seguito le varie sanatorie delle badanti. L’ultima la fece Maroni, che Vox, per questo indicherà sempre come un cattivo ministro.

Il giudice, nella sua ordinanza, dopo una premessa per inquadrare il contesto in cui sono nate e proliferate in tutto il mondo le bande di strada latinoamericane, per dimostrare che quella disarticolata è stata vera propria «associazione criminale», ha passato in rassegna i meccanismi che hanno portato al reclutamento delle nuove “leve” e l’attività della “pandilla”.

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L’arruolamento, subordinato all’approvazione del “palabrero”, cioè il capo, aveva procedure ben definite. Si parte da una sorta di “marchiatura” di un tatuaggio sul corpo con i simboli della gang, «il più frequente è il numero 18, scritto sia in cifre», sia in numero romano o in caratteri gotici: ciò significa la «fedeltà perenne» al gruppo. Poi il rito di iniziazione: il pestaggio da parte di quattro affiliati dell’aspirante, il quale, per essere idoneo doveva resistere ai calci e ai pugni senza fiatare e lamentarsi anche, come ha raccontato un ex, per «18 secondi».

In alternativa, o prima del pestaggio, al candidato, «poteva essere affidata la missione di aggredire ed accoltellare un affiliato ad una banda rivale». Una volta superata la prova «il neoaffiliato» doveva rispettare «le regole ed i codici» della gang dalla quale non poteva «più uscirne». Regole e codici «accettati da tutti» i componenti della Barrio 18: si va dal divieto sia di fornire informazioni sulla banda sia di svelare i nomi dei componenti sia di abbandonarla, al rispetto e all’obbedienza al capo al quale non si doveva mai mentire.

Perché importiamo badanti dal sudamerica? E se anche ci fosse bisogno di un numero limitato di loro, perché poi importarne anche mariti, figli, nipoti, nonni e amici? Si applichi una immigrazione di guest-workers, limitata e a rotazione, e non una immigrazione di ripopolamento.