Volevano campi da gioco per “Scoprire talenti tra i profughi”

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I soliti fanatici dell’accoglienza volevano che i finti profughi, oltre a vitto alloggio e paghetta, avessero anche i campi di calcio sui quali allenarsi per, dice il solito presidente di Coop: “Scoprire talenti”. Cosa è, vi siete dati anche al business dei procuratori di calcio?

Ma se la prima cosa dipende dal governo PD, i campi sono del Comune di Mortara, città amministrata da un monocolore leghista. E allora no. La società locale, che milita in Seconda categoria, ha annunciato la revoca dell’accordo verbale che aveva preso nei giorni scorsi con la famigerata cooperativa Faber, che ospita 131 richiedenti asilo (quindi clandestini, visto che sono tutti africani) in quattro strutture lomelline, di cui due proprio a Mortara.

“Poteva essere un’occasione di integrazione – ha spiegato il presidente della cooperativa, Fabio Garavaglia – ma anche la possibilità di scoprire qualche talento tra questi ragazzi”.

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Ma non sono famiglie in fuga dalla guerra? Invece sono calciatori in cerca di ingaggio.

Il Comune ha imposto alla società il dietrofront: se non fosse tornata sui suoi passi, avrebbe rischiato la revoca della convenzione per la gestione dei campi, per la quale percepisce un contributo dal Comune di 40 mila euro all’anno.

“Far giocare queste persone – dice il sindaco Marco Facchinotti – ci sembra uno sgarbo alle famiglie che portano i loro ragazzi a calcio. Noi non vogliamo che persone con uno status ibrido si allenino sui campi da calcio del Comune di Mortara”.