Renzi regala le residenze imperiali ai ‘profughi’ : migliaia di euro per sistemarle

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Le lussuose caserme imperiali delle Viote ai ‘profughi’

La Lega Nord, schierata contro l’arrivo dei clandestini in Trentino, polemizza con l’assessore Zeni per l’arrivo di una cinquantina di clandestini nella struttura, presso la quale già nel mese di giugno erano stati segnalati via vai di operai che lasciava intuire un possibile arrivo di clandestini presso la struttura.

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«La struttura ristrutturata con i soldi pubblici trentini per adibirla a centro ricerche e luogo naturalistico – protesta il consigliere Fugatti – è dotata di brandine e nuove cucine e destinata a 50 profughi arrivati l’altro giorno dal centro della protezione civile di Marco».

«Stante le informazioni raccolte, – continua sempre Fugatti – alcuni profughi, alla vista del luogo, non volevano scendere dai mezzi di trasporto che li avevano accompagnati! Oggi molti di questi passeggerebbero tranquillamente sul Bondone come villeggianti! E pensare che il Sindaco di Garniga è del PATT; quel PATT che a Roma vota a favore dell’abolizione del reato di clandestinità e a favore di Mare Nostrum e poi a Trento si eleva a difensore della sicurezza e nelle Valli a difensore dei cittadini trentini…la contraddizione fatta a persona! Per non parlare del fatto che è davvero inopportuno ospitare un numero così elevato di profughi in un paese che conta circa 300 abitanti»

Ma come è possibile spendere migliaia e migliaia di Euro per destinare una struttura alla ricerca e poi adibirla a centro di accoglienza per profughi? – si chiede il segretario della Lega che continua, «Vogliamo che il Bondone perda completamente la sua importanza tenuto conto anche della chiusura delle terme di Garniga? E’ questa la politica del PATT che, a detta sua, dovrebbe difendere le Valli ed invece, da bravo alleato del PD, sta svendendo tradizioni, cultura e sicurezza»?

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Un altro consigliere, Claudio Cia, ha invece interroga la giunta provinciale in merito al non chiaro utilizzo di queste strutture delle Viote.

Ricordiamo che fino al 2008 il complesso ospitava il Centro di ecologia alpina. Poi è arrivato il Muse che ha spostato su di sé le attenzioni della Provincia. Per un periodo si era parlato anche di un possibile progetto per un villaggio turistico, ipotesi però quasi subito abbandonata.

«Viene il dubbio che gli investimenti fatti per questo centro, – afferma Cia – istituito nel 1992 come ente di ricerca della Provincia preposto a sviluppare attività di ricerca, educazione ed informazione sugli ecosistemi alpini, più che essere stato funzionale alla comunità sia stato utile a giustificare gli investimenti stessi. Edifici abbandonati a sé stessi, che potrebbero rappresentare un capitale al fine della valorizzazione del Bondone. All’esterno della struttura sono ben visibili le serre a vetri, ormai danneggiate dal tempo e dalla copertura nevosa invernale».

Ora però la monumentale struttura sembra essersi improvvisamente animata. Da alcuni giorni infatti c’è un insolito movimento e la struttura è utilizzata per ospitare giovani profughi.

Per questo ora Claudio Cia vuole sapere dalla giunta provinciale quanto costa alla Provincia il mantenimento della struttura allo stato attuale, quanto è costato il mantenimento del complesso da quando non vi è più insediato il Centro di ecologia alpina e a quanto ammontano gli investimenti complessivi da parte della Provincia in tale complesso.

Cia chiede anche se la popolazione locale è stata informata del progetto di accoglienza dei profughi e se risultino progetti riguardanti il recupero di tale complesso depositati presso Trentino Sviluppo ed eventualmente quali. Il consigliere, infine, chiede anche che vengano recuperate almeno parte delle le serre a vetri, donandole ad esempio a piccole realtà che sul territorio provinciale si occupano di progetti di agricoltura biologica.