L’infedele di 21 anni, colpevole di aver partecipato ad una protesta contro il Regno di Riad (lui di una minoranza religiosa contro la teocrazia sunnita) quando era ancora minorenne, verrà decapitato in Arabia Saudita e il suo corpo sarà crocifisso ed esposto in pubblico.
Se ne è parlato nei giorni scorsi, ora arriva la conferma di attivisti sauditi e della britannica Reprieve.
Ali Mohammed al-Nimr, questo il nome del giovane, fu arrestato a 17 anni nel 2012 durante una manifestazione a Qatif e fu accusato di far parte di un’organizzazione terroristica.
Era il tempo delle cosiddette ‘primavere arabe’: i sauditi le repressero nel sangue, con le armi americane. Ma i media di distrazione di massa non batterono ciglio. Né Obama e i suoi complici, inondati di petrodollari. Perché i legami con i sauditi sono inconfessabili.
Nello stesso periodo, venne eliminato Gheddafi (che faceva lo stesso con i suoi ‘ribelli) e si tentò di eliminare Assad.