E’ guerra ‘umanitaria’: Ungheria richiama riservisti, completa seconda barriera

Vox
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L’Ungheria ha diramato la mobilitazione dei propri riservisti per far fronte a quella ad «una situazione di migrazione di massa». Lo ha riferito l’agenzia Mti.

Il provvedimento, senza precedenti, è stato preso dopo il tentativo della Croazia di far passare treni e bus carichi di clandestini attraverso la frontiera.

Il ministro della Difesa magiaro, Istvan Simicsko, ha spiegato che la decisione di richiamare alcuni riservisti su base volontaria è stata presa dietro richiesta del capo di Stato maggiore della Difesa. I riservisti saranno impiegati anzitutto nella vigilanza per le caserme, a rimpiazzo dei militari impegnati nell’emergenza clandestini e nella costruzione della nuova barriera con la Croazia, ma potrebbero adempiere anche ad altri incarichi.

Intanto il governo di Budapest ha annunciato il completamento a tempo di record dei reticolati di filo spinato lungo i 41 chilometri del confine di terraferma che condivide con la Croazia. Di fatto si tratta di una chiusura della frontiera con la repubblica ex jugoslava, visto che gli altri 330 chilometri di confine sono delimitati dalla Drava, un fiume quasi impossibile da attraversare.

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«La recinzione è stata terminata la notte scorsa», ha riferito un portavoce del ministero della Difesa magiaro, Attila Kovacs, nelle stesse ore in cui pullman di clandestini continuano ad arrivare al valico di frontiera con la Croazia con l’obiettivo di entrare in Ungheria.

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È la seconda barriera eretta per decisione del governo di Budapest, dopo quella di 175 chilometri alla frontiera con la Serbia. Ancora in fase di studio un terzo sbarramento, che dovrebbe chiudere almeno una parte del confine con la Romania.

C’è infatti la possibilità che gli invasori islamici puntino ad aggirare la barriera verso est.