Dopo Campli, la protesta dei finti profughi arriva a Rocca Santa Maria. Perché Renzi li ha messi ovunque.
E’ finita solo nel pomeriggio il tira e molla, non scevra di tensione, tra forze dell’ordine, operatori e migranti. Questi ultimi, destinati alla struttura di Faiete, ad un km di distanza dal centro di Rocca Santa Maria e gestita dalla famigerata cooperativa Solaris di Carpi (Modena).
Qui sono già ospitati, da circa venti giorni, 13 africani. Stamattina ne sono arrivati altri 6, tutti nigeriani. Noto paese in guerra. Inesistente. Ma questi si sono rifiutati di entrare nella struttura, lamentando la presunta assenza di servizi e pretendendo un bus navetta per e da Teramo, visto la lontananza della struttura dal capoluogo.
I sedicenti profughi, provenienti dal centro Cara di Mineo, quello dove vivono gli sgozzatori, hanno rifiutato di entrarvi: non gradivano la sistemazione.
Secondo loro non dotata di comfort come la struttura siciliana e soprattutto logisticamente distante dai centri abitati più organizzati. Voi capite che, per fare rapine in casa di anziani, serve essere vicini ad un centro abitato…
Dopo un lungo confronto con le forze di Polizia e i carabinieri, quasi tutti sono entrati nella struttura tranne 4.
Essendo nelle condizioni del “richiedente asilo”, a loro è stata prospettata la libertà di non entrare e dunque di dover provvedere in autonomia. Si sono però decisi a farsi portare a Teramo, in Questura, per le operazioni di identificazione, solo a bordo di un mezzo in dotazione alla struttura di Faiete: stranamente, un’ambulanza (aspetto che sarà approfondito parallelamente dagli organi competenti). I 4, dopo un paio d’ore in Questura, hanno deciso di farsi accompagnare nella struttura nei boschi dei Monti della Laga.
Comandano loro.
se sono nigeriani, cosa fanno ancora sul nostro territorio? Da imbarcare e rispedire al mittente il prima possibile