Il governo tedesco non vuole riconoscere l’errore commesso con l’annuncio delle ‘porte ai profughi (presunti)’, che ha dato il via ad un vero e proprio assalto alle frontiere ungheresi e ad una marcia forzata verso nord.

Lo scrive il Financial Times, che mette in dubbio la capacità di Merkel di rendersi conto della situazione.

“Il cancelliere Merkel era certamente consapevole dei rischi legati alla sua decisione di semplificare l’ingresso nel paese dei profughi siriani. Tuttavia non immaginava che i guai sarebbero cominciati così presto”, — rileva il quotidiano.

Appena una settimana dopo la decisione di aumentare il numero di accoglienze rispetto al numero comunicato in precedenza, Merkel è stata obbligata alla retromarcia, ordinando di irrigidire i controlli. Dopo le minacce degli alleati bavaresi della CSU.

“Non direi che a Berlino ci sia il panico, ma c’è un bel po’ di perplessità”, — ha commentato Carsten Nickel, analista di Teneo Inelligence.

In realtà, la sensazione di panico è palpabile.

“Le frontiere ora sono aperte, ora son chiuse. Nessuno può dire che cosa succederà in seguito. Tuttavia, sono in molti a chiedersi, se il cancelliere abbia un piano”, — scrive il giornale tedesco Süddeutsche Zeitung.

Il britannico Guardian descrive la reazione di stupore dei clandestini, che vedevano in Merkel un punto di riferimento. Secondo il corrispondente del giornale, sono sbalorditi dalla decisione del cancelliere.

A Vienna, i clandestini che assediano la stazione ferroviaria, stanno cercando di capire, com mai “Mama Merkel”, appena otto giorni dopo la decisione di spalancare loro le frontiere, le abbia di nuovo chiuse.