Dalla mezzanotte l’Ungheria ha completato l’ultimo tratto della barriera difensiva voluta dal premier Viktor Orban al confine meridionale con la Serbia, con il blocco della linea ferroviaria nel tratto che collega la città di Szegrad alla città serba di Subotica. A rinforzo delle barriere metalliche il governo ha inviato mezzi blindati, polizia a cavallo e migliaia di militari. Tutto per fermare la marea montante di clandestini islamici.
Secondo la televisione magiara nelle prossime ore potrebbero essere più di ventimila i clandestini ammassati alla frontiera senza più possibilità di dilagare nel paese.
Il problema è, in attesa che anche gli altri paesi a sud come Macedonia e Serbia chiudano le frontiere, e che la Grecia smetta di traghettare i clandestini dalle sue isole davanti la Turchia in Europa, dove andranno i clandestini?
Una possibilità è che, vista la mollezza del nostro governo, lo sbocco naturale diventi il passaggio in Slovenia e poi in Italia; o l’attraversamento dell’Adriatico dalla Grecia o dall’Albania verso la Puglia.