Gli affaristi che vivono nel trevigiano si stanno già leccando i baffi.
La Caritas sta infatti organizzando il business dei profughi, con il progetto ‘rifugiato a casa mia’. Partirà tra novembre e dicembre.
Al momento si stanno raccogliendo le disponibilità per l’accoglienza di un profugo (finto) ad affarista. Con quello che la Caritas definisce ‘piccolo rimborso spese’: 300 euro al mese per immigrato per sei mesi.
Se lo spartiscono così il business, alla Caritas oltre 700 euro al mese, a chi ‘accoglie’, 300 euro.
Inutile dire che sono soldi vostri.