Dopo avere per anni obbligato gli Stati membri a tagliare pensioni e aumentare tasse, per non sforare il demenziale patto, la Ue cambia idea. Per i pensionati? No. Per i disabili? No. Per i terremotati? No.
Per i clandestini.
La presidenza lussemburghese ha infatti deciso di aprire la discussione sulla situazione straordinaria dei clandestini ai fini del Patto di stabilità, quindi dello scorporo dei fondi. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia lussemburghese Pierre Gramegna al termine dell’Ecofin.
