HELSINKI – Il governo della Finlandia è il primo governo europeo – ma non sarà l’ultimo – a proporre di aumentare per mantenere i profughi che dovrebbero arrivare quest’anno.
Il ministro delle Finanze Alexander Stubb vuole fare pagare ai suoi concittadini una cosiddetta ‘tassa di solidarietà’ per due anni.
“Queste misure consentiranno di coprire costi più elevati in materia di immigrazione, che si stima essere circa 114 milioni di Euro per l’esercizio in corso”, Stubb ha detto in una conferenza stampa.
Sono risorse, ricordatelo.
La coalizione di centro-destra, che si è insediata a maggio, era stata eletta per tagliare la spesa pubblica in un’economia che si contrae e in cui la disoccupazione è in aumento.
La Finlandia attende fino a 30.000 presunti profughi, rispetto ai 3.600 dell’anno scorso.
L’economia finlandese si sta contraendo per il quarto anno consecutivo a causa della debolezza della domanda dai mercati europei e alle sanzioni contro la Russia che colpiscono le sue principali industrie esportatrici, tra cui quelle tecnologiche.
