Il Pakistan non è un paese in guerra. Ha un programma nucleare dal costo esorbitante. Ma qui, in Italia, il governo li considera ‘profughi’: agghiacciante. Perché la notizia si è diffusa.
E i pakistani sanno anche a quali associazioni di collaborazionisti a scopo di lucro affidarsi. E’ probabile che queste Onlus a pagamento facciano pubblicità direttamente in Pakistan.
Interessante in questo contesto, la storia di una decina di pakistani arrivati ieri a Modena. Si sono subito presentati al Centro stranieri, nello spiazzo del’ex scalo merci e sanno – dicono – che qui “c’è qualcosa per noi, c’è una buona organizzazione”.
Sono arrivati in Italia dal Pakistan in treno, bus e soprattutto in taxi. In tutto, dicono “abbiamo speso ognuno sui 5mila euro”. Disperati che arrivano in taxi e spendono 5mila euro a testa.
L’associazione che è nota in Pakistan ha il nome ‘Porta Aperta’: non avevamo dubbi. Girano tra e Mondena, perché informati della possibilità di usufruire, una volta portati al centro accoglienza bolognese, del percorso riservato ai profughi. Loro che sono pakistani. Tutto a spese nostre.
Un pulmino, di Seta, con polizia e personale medico gira per la città per fare informazione su questa opportunità, su questa soluzione trovata grazie al’accordo tra le due prefetture. Tradotto, sulla testa degli italiani, i Prefetti di Modena e Bologna, tengono in hotel i clandestini pakistani. Ci guadagnano le coop del Pd, del Vaticano e del partito del loro capo, Al Fano.
E’ evidente che i criminali al governo – e in tutta la UE – hanno ricevuto la direttiva superiore di trasformare chiunque arrivi in Italia da clandestino in ‘profugo’.
E’ un piano prestabilito di sovversione etnica.