Poliomielite torna in Europa: dalla Siria e in Ucraina

Vox
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La poliomielite ricompare in Europa. Dopo 5 anni dagli ultimi casi, registrati nel 2010 nella Russia ‘islamica’, dove 14 persone furono colpite dalla malattia trasmessa da un ceppo virale importato dal Tajikistan, ora in Ucraina l’infezione ha causato la paralisi di 2 bambini di 4 anni e 10 mesi. Ma secondo gli esperti potrebbero esserci molti altre persone portatrici della patologia, asintomatiche.

Gli infetti risiedono nell’area sud-occidentale dell’Ucraina, vicino ai confini con Romania, Ungheria, Slovacchia e Polonia.

Per l’OMS, il rischio di diffusione del virus è “alto”.

L’origine del focolaio è una forma indebolita del virus che viene usata per la vaccinazione. In alcuni casi questa tipologia di microrganismo può mutare e diffondersi, se i livelli di immunizzazione all’interno di una popolazione sono molto bassi come in Ucraina, dove solo la metà dei bambini è completamente vaccinata.

Il motivo è semplice: i non vaccinati rischiano, entrando in contatto con la forma mutata delle ‘dosi’ utilizzate per chi è stato vaccinato. Per questo, è importante espandere il numero di vaccinati in una popolazione.

“E’ un ceppo pericoloso”, spiega alla Bbc online Oliver Rosenbaum, portavoce dell’Iniziativa Oms per l’eradicazione della polio. “Ci sono due casi di paralisi, ma sicuramente non sono le uniche infezioni. Uno dei grandi pericoli di questa malattia sta proprio nel fatto che esistono molti casi asintomatici”.

L’Oms raccomanda che chiunque visiti la regione sia completamente vaccinato contro la poliomielite, e che tutti i residenti e chi soggiorna per più di un mese nella zona faccia una dose extra di vaccino antipolio.

Come sempre: i vaccini sono fondamentali per molte patologie e inutili per altre. Non si deve avere un approccio fanatico e ideologico ma scientifico, sia in senso positivo che negativo.

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Se questo piccolo focolaio in Ucraina ‘genera allarme’, perché, i grandi focolai in Africa, Pakistan e Siria non lo generano?

La malattia è endemica in Nigeria, Pakistan, e Afghanistan, ha fatto un grande ritorno anche nel Corno d’Africa, tra Kenya e Somalia, da cui mancava da anni. E in Siria.

Vale la pena leggere i consigli del nostro ministero della Salute: “La poliomelite è una malattia grave che può portare alla paralisi e alla morte – si legge in una nota – l’Italia è stata dichiarata polio-free, come tutta l’Europa. Ma c’è ancora un pericolo per i viaggiatori che si recano i determinati Paesi”.

Per la proprietà transitiva, se è pericoloso per i turisti italiani visitare Pakistan, Nigeria e Somalia, deve essere altrettanto pericoloso per gli italiani ‘accogliere’ i ‘turisti’ nigeriani, pakistani e somali. Anche perché la poliomielite, spesso chiamata polio o paralisi infantile, è una malattia acuta, virale, altamente contagiosa che si diffonde da individuo a individuo. E anche se in quei paesi le condizioni igieniche sono ‘ideali’ per il suo sviluppo, ciò non toglie che una massiccia presenza di individui infetti possa essere un grave rischio. E’ di questi giorni infatti la notizia della sua comparsa anche in un paese moderno e tecnologico come Israele.

Chissà se i ‘profughi’, quasi tutti provenienti dal Corno d’Africa, si sono fatti ‘vaccinare’ prima di sbarcare in Italia e se, quindi, i loro contatti con il personale che li assiste nei centri e negli ospedali non siano a rischio. E, ovviamente, lo stesso vale per i nigeriani e pakistani i cui figli devono essere ‘integrati’ nelle scuole e asili italiani, che frequentano piscine pubbliche o private, o che lavorano in ristoranti e aziende. Nessun rischio, tranquilli.

Il ministero invita dunque i viaggiatori a rispettare alcune raccomandazioni: mangiare cibi cotti, lavarsi e disinfettarsi spesso le mani, bere solo acqua in bottiglia. E anche per chi “ha completato il ciclo vaccinale di base a tre dosi – spiega il ministero – e abbia ricevuto una dose di richiamo, è opportuna la somministrazione di una ulteriore dose booster (un richiamo) prima della partenza”.

Ma se rimani in Italia, sono cazzi cavoli tuoi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) ha confermato moltissimi casi di polio conclamata in Siria dove la campagna di vaccinazione e’ stata sconvolta dalla guerra lanciata dai fanatici islamici.

Visti poi gli scarsi, se non nulli, controlli sui clandestini provenienti da Siria e zone limitrofe, la situazione potrebbe sfuggire di mano.