Squilibrati centri sociali vandalizzano sede Lega

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Nuovo attacco ad una sede della Lega, stavolta a Legnago, Verona

Quattro proto-terroristi incappucciati hanno imbrattato con cartelli e striscioni le vetrine e i muri: tre uomini e una donna, poco dopo le 2.30, hanno affisso manifesti, con impresso a caratteri cubitali «Welcome refuges», inneggianti all’accoglienza dei clandestini. Il che la dice lunga sul loro equilibrio mentale.

Più un lenzuolo di due metri per uno appeso sulla vetrata principale con minacce.

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«Dalle immagini riprese dal circuito di videosorveglianza», riferisce il segretario Giarola, «i quattro avevano il volto completamente travisato. Uno di loro portava addirittura un lungo mantello nero, mentre un altro indossava la maschera di Anonymous. Inoltre, erano dotati di due ombrelli aperti che hanno piazzato davanti alle telecamere». Un accorgimento inutile visto che sono stati ugualmente «fotografati» nel mezzo dell’incursione, che è stata scoperta ieri mattina da Moreno Moschetta, uno dei militanti arrivato ad aprire la sede. Per Giarola, che ha sporto denuncia ai carabinieri di Legnago, potrebbe trattarsi di una «rappresaglia» sia nei confronti delle posizioni portate avanti dal partito sui profughi che riguardo le campagne promosse dalla Lega all’ombra del Torrione.

«È chiaro», sbotta Giarola, a capo di quasi 300 tesserati, «che ci troviamo di fronte ad un gesto intimidatorio, che capita tra l’altro a ridosso della nostra dura presa di posizione contro la costruzione del centro islamico. Tuttavia, queste azioni volte a colpire in modo vile il nostro movimento per le idee legittime che democraticamente esprime, non ci fermeranno: andremo avanti sulla nostra strada privilegiando, al contrario di questi codardi in maschera, il confronto civile».