Le bufale dei ‘profughi in fuga dalla guerra’: no, tutti maschi!

Vox
Condividi!

Che quella in atto non sia una ‘crisi umanitaria’, ma piuttosto un tentativo di sovversione demografica da parte del governo Renzi, marionetta in altre mani, lo dimostra questa infografica:

invasionesessuale
Per la foto, grazie alla pagina Facebook ACM – clicca per originale

Come vedete, sono numeri ‘assurdi’, che non hanno alcuna relazione con ‘famiglie in fuga dalla guerra’. E, in effetti, quelli indicati, non sono paesi in o con guerre in corso.

Avrete anche notato, come non sia presente la Siria, tra quei paesi, smentendo totalmente la bufala dei ‘profughi’.

I dati sono in realtà lievemente sottostimati, rispetto a quelli più recenti che vengono direttamente dal ministero degli Interni:

Vox

Che indicano una netta prevalenza maschile:

  • Gambia (99,8%)
  • Mali (99,6%)
  • Pakistan (97,7%)
  • Senegal, (96,1%)
  • Ghana (95,5%)
  • Afghanistan (95,3%)
  • Egitto (74,,4%)
  • Eritrea (73,6%)
  • Somalia (73,,7%)
  • Nigeria (76,1%).

Curioso il caso del Pakistan. Non ci sono guerre. La scusa per la quale si dovrebbe dare asilo a chi da lì arriva, è che le ‘donne sono cittadini di serie b’: è per questo, che noi diamo asilo al 97,7 per cento a maschi pakistani. Un governo delirante.

L’obiettivo è uno solo: eliminare il maschio italiano. Con ogni mezzo.

Infine, queste sono le prime dieci nazionalità dei profughi (finti):

  • Nigeria (14,4%)
  • Pakistan (12%)
  • Somalia (10,6%)
  • Afghanistan (9,1%)
  • Gambia (9%)
  • Eritrea (7,7%)
  • Mali (6,9%)
  • Senegal (4,1%)
  • Egitto (3,1%)
  • Ghana (2,7%).

Vedete la Siria? Noi no. Tra i paesi con una guerra c’è solo l’Afghanistan, ma come visto in precedenza, arrivano oltre il 95 per cento di maschioni: più fanatici islamici, che famiglie in fuga.