VICENZA – Nuovo genialata del Prefetto di Vicenza, che ha pensato bene di utilizzare l’ospedale «De Lellis» di Schio per ospitarei clandestini: in mezzo ai pazienti!
«L’ennesima follia: immigrati a stretto contatto con cittadini che si recano a ricevere cure e servizi», protesta il governatore Luca Zaia.
«C’è disponibilità zero per questa soluzione. C’è ancora tempo perché si eviti questa rischiosa assurdità. Mi auguro una tempestiva marcia indietro. Il Prefetto sappia sin d’ora – prosegue Zaia – che vigileremo sui limiti entro i quali egli eserciterà i suoi poteri».
«Tanto perché sia chiarita ai veneti l’enormità di quello che si sta compiendo – riferisce Zaia -, rendo noto che, pressoché adiacente alla parte che si vorrebbe utilizzare per ospitare immigrati, sorge la cosiddetta piastra che, dopo l’apertura dell’Ospedale unico di Santorso, ospita un’ampia gamma di servizi sanitari diurni alla popolazione. Non v’è chi non veda che, come a Quinto, a Eraclea, Conetta di Cona – aggiunge Zaia, riferendosi ad altre località della regione -, si vada a sovrapporre un’emergenza, anche mal gestita, alla vita quotidiana della popolazione, aggravata in questo caso dal fatto che si tratta di una struttura sanitaria che, pur senza ricoveri, funziona e eroga cure alla gente».
E Zaia conclude: «E’ emblematico che uno Stato con centinaia di migliaia di immobili inutilizzati, e che per giunta non riesce neppure a vendere, venga a gravare con un’emergenza le efficienti strutture sanitarie venete. Anzi, più che emblematico, direi provocatorio», conclude il governatore.
L’Usl n.4 Altovicentino ha comunicato al Prefetto di Vicenza «l’indisponibilità a mettere volontariamente a disposizione della Prefettura la sede dell’Ex ospedale De Lellis di Schio» per l’accoglienza di gruppi di immigrati.
Lo ha fatto sapere al prefetto Eugenio Solda’, con una mail, il direttore generale dall’Unità socio-sanitaria locale, Daniela Carraro, dopo aver appreso dell’intenzione dell’ufficio di governo di procedere per questo scopo alla requisizione dell’ immobile.
«La lettera – precisa l’Usl 4 – è stata scritta dopo aver informato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia».