“Non c’è nessun commissariamento di Roma, ma un ruolo di raccordo del prefetto di Roma analogo a quello esercitato da quello di Milano con riferimento all’Expo”.

Al termine del Consiglio dei ministri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti annuncia de facto che il famigerato prefetto Franco Gabrielli – detto ‘manganello‘ – sarà una sorta di ‘sindaco bis’.

Si occuperà della “pianificazione degli interventi di risanamento” della città dopo lo scandalo “Mafia capitale” e della gestione del Giubileo straordinario. Business a cui Bergoglio tiene particolarmente.

Il governo ha sciolto il municipio di Ostia e ha affidato a Gabrielli un ruolo di coordinamento sulla sicurezza e su alcune opere pubbliche. La volpe controllerà il gatto.

Come spiegato dal presunto ministro dell’Interno Angelino Al Fano, il prefetto dovrà presentare a Marino “proposte e indicazioni per pianificare interventi di risanamento in otto ambiti, in particolare nei settori dell’amministrazione risultati più compromessi” con Mafia Capitale.

Sul Giubileo: “Stiamo lavorando alla grande – assicura Alfano – grazie al Dipartimento di pubblica sicurezza, che pianifica e organizza con la consueta efficacia”.

“Il governo ritiene che Roma ce la possa fare e ce la farà”, assicura De Vincenti annunciando che l’esecutivo affiancherà il Comune e la Regione nella gestione dell’evento. Per recuperare il tempo perduto sinora è stata varata una delibera che consente una riduzione dei tempi delle procedure.

Dilettanti e criminali. Urgono ghigliottine.