Crisi coreana? Tutta colpa di questi Altoparlanti – FOTO

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Noi cittadini delle cosiddette ‘democrazie’ – meglio dire ‘ludocrazie’ – siamo soliti ritenere il nostro modello come il migliore. In realtà, il nostro non è altro che un totalitarismo con il sorriso, che è riuscito ad imbrigliare la libertà civile disperdendola in piccole libertà individuali: i vizi.

Per fare un esempio: da noi non c’è la Stasi, a raccogliere informazioni in modo maniacale, ci pensa Facebook. E il Sistema è riuscito a renderci ‘volontari donatori delle nostre informazioni’. E’ un totalitarismo evoluto.

Quindi, quando parliamo della Corea del Nord, che a noi appare una dittatura – e lo è – dobbiamo tenere presente che si tratta solo di un altro tipo di totalitarismo, che usa la violenza invece del rincoglionimento mediatico al quale è stato sottoposto l’uomo occidentale.

Non c’è, quindi, un bene e un male, solo due modelli in contrapposizione lungo un confine.

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L’attuale crisi coreana, con le solite minacce di guerra da parte del nuovo KIM, ennesima puntata di una storia ormai di decenni, non è nata per volontà nordcoreana, ma è ‘colpa’ di questi altoparlanti piazzati dai sudcoreani lungo il confine, per fare propaganda:

altoparlanti

Alla richiesta nordcoreana di rimuoverli, il governo sudcoreano ha risposto picche. Quello del nord ha lanciato colpi di artiglieria, e minaccia una ‘invasione’.

Questi i fatti al di là della propaganda mediatica. Non c’è un ‘buono’ e un ‘cattivo’.