Ieri, giovedì, allarme ebola al pronto soccorso del Civile di Brescia, dopo l’arrivo di un paziente inviato alla struttura sanitaria da un centro di accoglienza profughi, è stato fatto scattare il protocollo previsto in presenza di sospetti casi di ebola.
Alla fine l’ebola non è stata diagnostica, il paziente è stato ricoverato al reparto Infettivi per tubercolosi. Che fortuna. E’ “solo tubercolosi”.
L’allarme è scattato nelle prime ore del pomeriggio quando al pronto soccorso è arrivato un giovane paziente, poco più di vent’anni, originario della Guinea, noto paese in guerra nell’800.
L’immigrato aveva febbre, tosse e feci emorragiche: ora, per lui cure in ospedale per la tubercolosi. A spese nostre. E chissà quanti altri suoi ‘amici’ hanno la TBC, adesso. E si aggirano per Brescia. Chissà, anzi, quanti italiani avrà contagiato passando in bus e treni dal Sud a Brescia…
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