Tornano in hotel 13 africani che non ne avevano diritto

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Ci risiamo: 13 dei 18 presunti profughi cacciati dall’ hotel Villa Angela di Terzigno (Na) – perché non avevano diritto all’accoglienza – torneranno in hotel. A spese nostre.

La Prefettura, su istanza del Patronato Acli, che patrocinava a spese nostre 17 dei 18 clandestini, ha revocato il provvedimento e ha riammesso nelle strutture due terzi dei presunti profughi. I 17 richiedenti asilo si erano rivolti a una rete di associazioni, movimenti e chiese: prima sono stati accolti dalla Chiesa valdese del Vomero, poi dal decanato di Portici e, infine, dalla parrocchia dello Spirito Santo di Castellammare di Stabia, dove sono ancora ospitati i 5 che si sono visti confermare il provvedimento di revoca dell’accoglienza. “Dai dati in nostro possesso non c’è alcun motivo valido perché i 5 fratelli rimangano fuori dal programma di accoglienza che la Repubblica italiana garantisce ai richiedenti asilo – ha dichiarato l’avvocato Maurizio D’Ago, della presidenza delle Acli, che ha curato per conto del Patronato la tutela dei 17 profughi -. Per gli altri 5 chiederemo al Tar della Campania di riaccoglierli”. L’Acli è un’altra associazione a….

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“Quella che abbiamo ottenuto – ha dichiarato Gianvincenzo Nicodemo, presidente provinciale delle Acli partenopee – è una grande vittoria di tutte le associazioni, chiese, persone che hanno messo al primo posto i valori di solidarietà, umanità, per un’accoglienza piena e rispettosa della dignità umana”. “Cosa sarebbe accaduto – si chiede ancora Nicodemo – se una rete forte e rappresentativa non si fosse messa al servizio di questi fratelli? Cosa sarebbe accaduto se fossero finiti per strada, nel frattempo che la Prefettura revocava il proprio provvedimento?”.

Perché non vi mettete a disposizione dei senza casa italiani? Perché non rendono.