Le autorità cinesi hanno ordinato l’evacuazione di una zona di 3km attorno al porto di Tianjin per timore (certezza, visti il totale permissivismo ambientale della ‘industrializzazione forzata’ cinese) di contaminazione da materiali chimici, dopo l’incendio che mercoledì ha causato la morte di almeno 85 persone.
Polizia e militari hanno creato posti di blocco attorno alla zona “proibita”, sorvolata da elicotteri. Secondo i media locali potrebbe essere presente anche il cianuro di sodio, sostanza che si infiamma a contatto con l’acqua.
Il modello cinese che Renzi e il PD (ma anche molti altri) vorrebbero importare in Italia. A Taranto sono già sulla buona strada.