Sindaco: “profughi islamici distruggono i nostri cimiteri”

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“Arrivano a intervalli regolari con i bus da Belgrado, da Presevo e da Subotica, distruggono i nostri cimiteri, gli spazi pubblici, i parchi”, sono “stranieri che non possiedono i più elementari elementi di intelligenza e cultura, anche se sembra che abbiano denaro e questa sembra l’essenza dell’intera questione”.

Sono le rivelatrici parole pronunciate da Mihalj Bimbo, sindaco della cittadina serba di Kanjiza, a ridosso della frontiera con l’Ungheria, che aprono un varco nella propaganda buonista: sono islamici invasori che stanno dilagando in Europa. Non profughi.

Il primo cittadino ha anche accusato le autorità di inazione verso il problema e denunciato la scarsa assistenza da parte dello Stato verso la municipalità, dicendo che “la Serbia non è in grado di proteggere i suoi cittadini”. Bimbo ha anche invitato i suoi concittadini a prepararsi per esprimere pubblicamente il proprio malcontento per la situazione.

E di questo hanno paura tutti i regimi. Compreso quello serbo filo-Ue.

I termini con cui Bimbo ha descritto i migranti – riportati anche da una nota postata sul sito ufficiale della municipalità serba – sono stati criticati dai maggiori quotidiani nazionali, ormai appaltati al regime eurofanatico, definendolo ‘razzista’, per avere descritto la realtà.

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Il motivo per tale attacco è, però, ‘razzista’ a sua volta.

Kanjiza, 10 mila abitanti, è infatti abitata per l’80% da cittadini appartenenti alla minoranza magiara (ungherese). Un altro dei ‘doni’ dei Balcani multietnici, dove ora si stanno piazzando altri islamici. E’ tutto così folle.

La cittadini si trova a ridosso della frontiera con l’Ungheria, Paese che sta lavorando alla costruzione di una ‘barriera’ di filo spinato per impedire l’accesso ai migranti e ai profughi in arrivo attraverso la cosiddetta rotta balcanica, via Grecia, Macedonia e Serbia.

Nella cittadina da settimane arrivano e stanziano alcune migliaia di clandestini islamici, in attesa del passaggio illegale in Ungheria. Secondo le più recenti stime del ministero degli Interni di Belgrado, circa 90 mila stranieri hanno attraversato la Serbia da gennaio, nel tentativo di entrare in Ungheria e da lì proseguire poi, verso l’Europa occidentale: noi.

Il titolare del dicastero serbo degli Interni, Nebojsa Stefanovic, ha affermato ieri che circa duemila migranti entrano in Serbia ogni giorno e ha rimarcato che la polizia “è perfettamente in grado di garantire la sicurezza” nel Paese balcanico. Un altro Al Fano.




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