Il signor Parodi impone i “profughi” in villone

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Così ha deciso il summit dei sindaci della Comunità del Parco dei Colli, con l’avvallo della Provincia (esistono ancora, ma i suoi rappresentanti sono nominati e non più eletti) ma con il «no» dei primi cittadini non PD di Torre Boldone, Claudio Sessa, e di Sorisole, Stefano Vivi .

«La scelta della Provincia di sostenere la richiesta di ospitare i profughi alla Ca’ Matta – sostiene la coalizione di centro destra presente in Provincia – è una scelta sbagliata e non tiene minimamente in considerazione le istanze di molti sindaci del territorio» .

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I consiglieri Jonathan Lobati, Fabio Terzi, Demis Todeschini, Denis Flaccadori e Gianfranco Gafforelli sottolineano poi come «in questo modo non si risolve il problema dell’accoglienza dei migranti, ma si diventa solo complici di decisioni sbagliate del governo nazionale, che non ha alcuna programmazione e mette solo in difficoltà i nostri comuni. Lo stesso presidente Rossi si mette sugli attenti, allontanandosi completamente da quella apprezzabile posizione di quando si dichiarò contrario alla concessione delle palestre provinciali e affermò come il metodo impositivo del prefetto sarebbe solo ricaduto sulla testa di pochi sindaci, ora invece si riallinea alla posizione del Pd e del sindaco di Bergamo Gori».

Durante il summit a Valmarina erano presenti anche i residenti di Torre Boldone e Ponteranica che hanno vivacemente protestato contro i sindaci che man mano hanno espresso il loro sì. Il sindaco di Torre Boldone ha spiegato il suo no dicendo che «non si può parlare di una situazione di emergenza… e che lo statuto e il regolamento del parco dei Colli non prevedono per la Ca’ Matta questo tipo di utilizzo».