Barcone coloni si ribalta in Libia: accorrono decine di navi per raccattarli

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Imponente operazione davanti alle coste libiche, dove un barcone con centinaia di coloni a bordo si è capovolto.

L’incidente è stato causato proprio dall’arrivo di una nave militare irlandese, che ha eccitato i vacanzieri a bordo.

Già raccattati oltre 100 africani, mentre la centrale operativa della Guardia costiera, che coordina l’operazione, ha dirottato in zona diverse imbarcazioni: business is business.

L’allarme era arrivato alla centrale operativa della Guardia costiera di Roma nella tarda mattinata da Catania, che a sua volta aveva ricevuto una segnalazione con una chiamata satellitare nella quale si sosteneva che un motopeschereccio in ferro, con diverse centinaia di clandestini a bordo, era in difficoltà: agenzia viaggi.

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Nella zona sono state dirottate la Dignity One, famigerata nave di Medici senza frontiere, e la Le Niamh della Marina militare irlandese.

Quest’ultima è stata la prima ad arrivare e proprio alla vista della nave irlandese, l’eccitazione dei vacanzieri ha causato il capovolgimento del mezzo da sbarco.

Nella zona, oltre alle due imbarcazioni che erano già presenti, la centrale operativa della Guardia Costiera ha dirottato il Phoenix, una nave di soccorso di 40 metri del Moas (della famigerata multinazionale Migrant Offshore Aid Station), nave Fiorillo della Guardia Costiera e il mercantile Barnon Argos. Inoltre stanno arrivando nel punto due unità della Marina Militare.

La cosa più semplice, ovvero portarli in Libia no. Perché non hanno interesse a ‘salvarli’, ma a portarli qui.

Sono tutti clienti per le coop, non vogliono perdersene nemmeno uno. L’italiano morto sulla spiaggia e abbandonato per ore, non è andato a prenderlo nessuno.