Un nuovo scandalo omopedofilo sta sconvolgendo la politica britannica. Un uomo ha accusato Sir Edward Heath, ex primo ministro conservatore, di averlo stuprato all’età di 12 anni.
Il caso è balzato in prima pagina dopo che un ex funzionario di polizia ha rivelato la violenza, una vicenda che sarebbe stata insabbiata all’epoca dalle forze dell’ordine.
La presunta vittima, che oggi ha 65 anni, sostiene di essere stata adescata nel 1961, mentre camminava lungo una strada nel Kent settentrionale. Non è certamente il primo caso, racconti del genere sono comuni. Tutti insabbiati da Scotland Yard.
L’ex primo ministro, morto nel 2005, lo avrebbe attirato nel suo appartamento di Mayfair.
L’uomo, ancora, racconta di essersi recato due mesi dopo a denunciare l’accaduto, ma di essere stato liquidato come un “mitomane” e un “bugiardo”. Solo quattro anni dopo avrebbe riconosciuto in Heath il suo stupratore, vedendo una foto sul giornale.
La testimonianza è stata resa due anni fa e si inquadra in un’inchiesta interna alla polizia. Heath è stato primo ministro tra il 1970 e il 1974. Non era sposato e in molti all’epoca lo ritenevano gay: accusa che, in quei tempi non corrotti, poteva valere la fine della carriera politica.
Questo spiega il perché della fretta e fanatismo con la quale in Gb – e anche in Italia – una potente lobby politica persegue l’idea delle adozioni gay.