Svegliarsi, e trovarsi in casa 13 “profughi”

Vox
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Lo stupro di una giovane parrucchiera vicentina, da parte di un ‘profugo’ africano, non deve avere pienamente soddisfatto sindaco, governo e prefetto, per questo si tenta di mettere i sedicenti profughi direttamente nelle case delle famiglie italiane.

E’ quello che è accaduto a Vicenza, al civico 86 in viale Milano, dove le famiglie residenti si sono improvvisamente trovate come ‘vicini’ di pianerottolo 13 giovani maschi provenienti dal Mali, che sono stati alloggiati in un appartamento al terzo piano.

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Secondo quanto ricostruito da Il Giornale di Vicenza, la sistemazione nell’appartamento da 200 metri quadrati è frutto di un accordo tra l’ennesimo proprietario affarista e l’ennesima cooperativa che si occupa del business dei richiedenti asilo, alla quale è stato affittato l’alloggio.

Ora sono arrivati i nuovi inquilini non senza il disappunto degli altri. Viale Milano è da anni una delle vie maggiormente frequentate da stranieri, che hanno aperto call center, negozi di alimentari etnici ed altre attività, ma anche teatro di piccoli crimini. Gli inquilini dell’86 lamentano di non essere stati avvisati dal proprietario di questa nuova destinazione d’uso.

Possibile che i cittadini non possano avere voce in capitolo? Possibile che in spregio alle regole, si possano piazzare 13 clandestini maliani (perché di questo si tratta, solo che se ne accorgeranno tra un anno, quando le coop avranno incassato milioni)?