Salvatore Buzzi racconta: «Io voglio fare chiarezza su tutte le forme di corruzione che conosco e che ho praticato e subito».
Al pm Paolo Ielo ha svelato come funzionava il «sistema accoglienza»: da quando ha capito che senza pagare gli appalti non sarebbero mai arrivati, a quando ha cominciato ad ungere le persone giuste e a mettere le mani su tutte le gare che gli interessavano.
Soldi a destra e a sinistra, non solo a Roma, ma in tutto il Lazio.
Come le tangenti pagate per l’acquisto del palazzo della Regione e per la gara multiservizi.
L’unica cosa cambiata a Roma da Alemanno a Marino? Con il primo tre appalti a destra e uno a sinistra, con Marino tre a sinistra e uno a destra. Ovviamente con ‘destra’ e ‘sinistra’ ci riferiamo a gruppi di potere, non agli ideali politici.
Buzzi e quelli come lui finanziano i candidati. Per la sinistra – secondo Buzzi – l’uomo che raccoglie i fondi è l’imprenditore Peppe Cionci: «Quando abbiamo fatto la campagna elettorale per Zingaretti per dare i soldi ci hanno mandato da lui. E per la campagna elettorale di Marino ci diede le coordinate dove fare questo bonifico per Marino. Noi come Cooperativa 29 giugno avevamo sostenuto un altro candidato. Nemmeno lo conoscevamo il futuro sindaco».
La cosa più sconvolgente, non sono queste parole, ma il fatto che il sistema Accoglienza Spa stia andando avanti ‘legalmente’ come, e più di prima. Un sistema che va dalla ex Marina Militare, ormai fornitore ufficiale di clandestini, fino alle coop del Pd e del Vaticano (che poi sarebbero la cosiddetta destra indicata da Buzzi).