Profughi rifiutano pasta e pizza, gettate per terra e nei bidoni

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Mentre il governo Renzi continua nella sua oscena opera di colonizzazione del Paese, con un occhio di riguardo al Veneto – 722 sedicenti profughi in arrivo in queste ore – dopo gli sconsiderati gesti di Eraclea e di Este anche a Udine i clandestini accolti dalle associazioni a scopo di lucro si sono rifiutati di consumare il cibo che veniva loro offerto.

Decine di pakistani e cingalesi – quali guerre ci siano in Pakistan e cingalandia non è dato sapere – hanno dato spettacolo, ieri, alla mensa della Caritas di via Ronchi, nel centro di Udine.

Sono stati gli stessi senzatetto italiani a rimanere sconvolti, vendendo quello che stava succedendo. Loro, che per un piatto di pasta muoiono dentro ogni giorno.

E’ accaduto che i piatti colmi di pasta serviti ai “profughi” sono rimasti sul tavolo. Pieni. Oltre settanta Pakistani e cingalesi non li hanno toccati.

La Caritas ha riferito alle forze dell’ordine che si è trattato di una condotta «ordinaria».

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Succede questo: quando gli immigrati si vedono servire la pasta, prendono il piatto e buttano tutto il suo contenuto nei bidoni dell’immondizia.

Sempre a Udine, nella Casa dell’Immacolata di don De Roja, sovraffollata di sedicenti richiedenti asilo, molti presunti minori, i volontari si sono sentiti dire che quel cibo messo in tavola per loro, gratis, non era adeguato.

Giorni fa, invece, in una caserma delle forze dell’ordine di Udine, gli agenti, pensando che i ‘profughi’ avessero fame, chiamarono la Caritas chiedendo un pasto caldo.

I volontari Caritas, che brillano per fanatismo xenofilo, si precipitarono con grandi vassoi di pizze da forno fumanti.

Risultato: le pizze finirono tutte nel bidone dei rifiuti, sotto gli occhi increduli delle forze dell’ordine. Che non faranno più lo stesso errore.




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