Idea Vescovo dopo stupro Cuneo: “Ogni famiglia adotti un africano”

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In provincia di Cuneo, dopo lo stupro di una donna, da parte di un giovane maschio africano, il governo ha deciso di inviare un altro battaglione di giovani maschi africani: ne stanno per arrivare altri 300, forse 330. Decisione ‘razionale’.

Ma visto che le strutture di accoglienza sono al collasso, la prefettura di Cuneo ha chiesto la disponibilità delle diocesi: soldi e carne fresca.

Ad esempio, alla Diocesi di Mondovì, è stato chiesto di ospitare alcuni africani nelle case di riposo parrocchiali sparse nella zona.

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Il vescovo, monsignor Luciano Pacomio, ha declinato: tutto completo.

Ma non si è fermato a questo, anzi, memore dello stupro appena avvenuto nel cuneese, ha chiesto alle famiglie locali di prendersi loro, qualche giovane maschio africano: “Sarebbe un gesto importante e utile e le pratiche per l’accoglienza verrebbero gestite dalla Caritas , che si occuperebbe di fare da tramite con la Prefettura e di stipulare i contratti”.

Affaristi: nulla di più. Hanno le loro strutture complete, e cercano altre strutture da far gestire alla famigerata Caritas.

Forse, il Vescovo ha incoffessabili desideri, che però le famiglie locali non hanno.