‘Sinistra’ e associazioni lgbt contro Gay Pride: offende i musulmani

Vox
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La notizia è una di quelle che mettono bene in evidenza la ‘fumosità’ della società ‘aperta’ desiderata dai cosiddetti ‘progressisti’, e la loro tipica ipocrisia.

Siamo nella capitale dell’estremismo ‘social-democratico’, e del masochismo etnico come stile di vita: la Svezia.

Per il prossimo 29 Luglio è stata organizzato un gay pride per le strade di Stoccolma, da Jan Sjunnesson, ex direttore del giornale conservatore Samtiden; il che la dice lunga sulla carenza di neuroni di quelle lande ( e non certe di alcune signore romane, caro Marino).

Ci sarebbero parecchi motivi da parte di una forza politica europea per opporsi ad un gay pride, iniziando dalla pubblica decenza che è calpestata dalle carnevalate di uomini in guêpière e ( almeno)semi-nudi, che caratterizzano queste sfilate. Ma se quelle forze politiche sono della ‘sinistra al caviale’, allora c’è solo da cominciare a prepararsi ad una rinnovata acidità di stomaco.
La sinistra liberal svedese si schiera, infatti, contro questo gay pride per il motivo più ‘paranormale’ immaginabile: offende i musulmani, offende gli abitanti di tanti quartieri di Stoccolma che sono ormai a netta maggioranza immigrata e musulmana…
Il paradosso che di per sé distrugge l’ideologia liberal: le idee ‘libertine’ non possono convivere con l’immigrazione che proprio quelle idee ‘libertine’ hanno causato.

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Non c’è soluzione al paradosso e la ‘sinistra’ svedese decide così di puntare forte sull’abc del proprio ‘bagaglio culturale’, ovvero l”antirassismo’ e l’auto-genocidio, e attacca quindi un gay pride che considera ‘islamofobo’.

Ovviamente, quando sono i cristiani, ad esempio, a sentirsi offesi dalle sfilate lgbt, alla ‘sinistra al caviale’ frega cazzi nulla; scherziamo, difendere i diritti di bianchi e cristiani? Sarebbe ‘fassismo’.

Figli come sono dell’ideologia del masochismo, del sacrificarsi per ‘il diverso’, anche associazioni lgbt come l’Rfsl, finanziata dal welfare svedese ( sempre a proposito di estremismo ‘social-democratico’) attaccano la manifestazione organizzata per il 29 Luglio: ‘semina odio’.
E non si può ignorare quanto sia grottesca, oltre che pericolosa, questa accurata difesa della ‘cultura islamica’ su tale tema, di fronte alla situazione degli omosessuali nel mondo islamico, che solo come culmine ha i lanci dagli edifici e le lapidazioni di folla, ‘made’ in Isis.

Resta da ricordare che si sono anche levate voci di arresto per gli organizzatori della manifestazione; il crimine imputato sarebbe ‘hate speech’. Ma qui l’unico odio è quello del mondo ‘progressista’ per la vera Europa; quell’odio che porta a scegliere sempre l’opzione che più la mortifica: se gli islamici sono già immigrati, allora possono essere ‘omofobi’, se c’è da accogliere il permesso di un gay aspirante rifugiato, allora glielo si deve concedere perché il suo paese è ‘omofobo’…
Tutto, pur di ferire l’anima dell’Europa vera. L’Europa che ha testa alta e volontà di potenza.




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