Ieri sera è accaduto qualcosa di molto grave. Un gruppo di parlamentari del Movimento 5 stelle, del Pd e del gruppo misto, sono stati beccati da alcuni tassisti romani, all’uscita di una cena con i dirigenti della multinazionale UBER.
I parlamentari hanno incontrato in un ristorante nel centro di Roma, alla chetichella, l’amministratore delegato di Uber.
Visto che UBER in Italia è illegale, pare evidente il tentativo lobbista di comprarsi la legalizzazione.
L’incontro è stato svelato ai tassisti romani da due leghisti, Marco Centinaio e Stefano Candiani, che avevano saputo dell’incontro.
I tassisti si sono radunati fuori dal ristorante, urlando e lanciando in faccia ai parlamentari una pioggia di banconote false.
La grillina Serenella Fucksia, presente alla cena: “Sono trasparente e non ho nuylla da nascondere. Faccio parte di un intergruppo innovazione”, un manipolo di parlamentari che in modo del tutto informale si riuscise periodicamente per approfondire questioni legate all’innovazione. La Fucksia comunque dice di voler incontrare anche i tassisti, e rimane ferma sulla sua posizione: “Resto perplessa su Uber e l’ho pure ripetuto alla cena”. Ma alla fine chi ha avrà pagato: “Abbiamo speso trenta euro a testa. Uber non ci ha pagati”.